Musica e Natale: i villancicos navideños tra Europa e Nuovo Mondo
Il Natale si avvicina…e tra le tradizioni musicali che animano il Natale nei paesi di lingua spagnola non possiamo non citare i villancicos.
Sai cosa sono? Scopriamolo insieme…

E’ un genere musicale sorto in Spagna e Portogallo alla fine del XV secolo e successivamente esportato nelle colonie del Nuovo Mondo. l termine villancico, in lingua castigliana, oggi equivale a “canto popolare natalizio”.
I villancicos nascono come canzonette semplici che raccontavano la vita nelle “villas”, di ciò che accadevano nelle diverse regioni e venivano cantati durante le feste. Si componevano di numerose strofe (coplas), unite da un ritornello (estribillo).

Già dalle origini erano presenti motivi religiosi, che via via si affermarono sempre di più. Si diffusero con più forza quelli che parlavano del Natale, arrivando così fino ai nostri giorni.
Ed è proprio questa versione sacra che fu esportata nelle colonie del Nuovo Mondo, ma che, incontrandosi con il sostrato indio e afro-americano, si arricchì di elementi ritmici più vari e movimentati rispetto alle versioni europee e dell’accompagnamento di strumenti a pizzico o a percussione.
E ora vediamo più da vicino due esempi di villancicos….
Vai ad ascoltare il famoso villancico flamenco Villancico de Gloria.
I Villancicos flamencos vengono interpretati frequentemente durante il mese di dicembre, soprattutto a Jerez de la Frontera e Cadice, ma anche a Granada e Siviglia. Proprio a Jerez e a Cadice è in voga la “Zambomba flamenca“, una sorta di riunione dove la collettività si ritrova per intonare questi canti natalizi.
La zambomba è uno strumento rustico formato da una specie di orcio chiuso da un lembo di pelle o da una tela ben tesa, con al centro un bastone che viene strofinato a tempo di musica su e giù producendo un suono rauco.
Zambomba flamenca – Foto di Amy Goodman
Viene così ricreata l’atmosfera flamenca e declinata in spirito natalizio: il senso comunitario e corale del flamenco, il virtuosismo della chitarra, le voci dai timbri rugginosi e il palmoteo (battito di mani), che scandisce il ritmo insieme ai tamburelli.
Copertina dell’album “La Llorona”
Il secondo esempio è un villancico tradizionale, “Los peces en el rìo” reinterpretato e arricchito musicalmente da Lhasa De Sela, cantante purtroppo prematuramente scomparsa, che nel 1997 lo include nel suo album di debutto La Llorona, cantato interamente in spagnolo e dedicato a una figura tipica del folclore sudamericano.
Lhasa De Sela
di Debora Carlomagno