La questione ortografica è certamente una delle tematiche più dibattute e al tempo stesso interessanti che ruotano attorno alla lingua portoghese.
Ma cosa intendiamo esattamente con “questione ortografica”? Per comprenderlo, è necessario volgere lo sguardo al passato e addentrarci in esso.

L’ortografia portoghese a partire dal XIII secolo d.C. si caratterizza per un’instabilità che si protrae fino all’inizio del 1900. Sono tre, difatti, le grandi fasi ortografiche che possiamo distinguere: una prima fase che definiamo medievale (dalle prime attestazioni scritte al 1400 – 1500) dove vi è un tentativo da parte degli scrivani di attribuire un determinato grafema a un corrispettivo fonema, ma il loro andare “per tentativi” non porta alla fissazione di alcuna norma ortografica.
È la seconda fase di tipo umanistico – rinascimentale, invece, quella in cui affondano le radici della questione ortografica. A partire dal 1500 assistiamo in Europa alla ripresa della classicità e il Portogallo intende metterlo in pratica anche a livello ortografico volendo sottolineare il profondo legame con il greco e il latino. È da questo desiderio che ne consegue una scrittura di tipo etimologico, dove non si giunge ancora a una ortografia unificata ma permane sempre l’intenzione di sottolineare questo legame anche in forma esagerata, scrivendo le parole che presentano il fonema /f/ attraverso il rispettivo il digrafo /ph/ anche laddove non vi è alcun legame con la lingua latina.
Poiché, come possiamo comprendere, l’ortografia portoghese da sempre si è caratterizzata per una forte instabilità, è necessario attendere l’inizio del XX secolo per assistere a una svolta.

Nel 1911, con la fine della monarchia portoghese e la proclamazione della Repubblica, vi è la necessità di stabilire definitivamente un sistema ortografico uguale per tutti. Tuttavia, il Portogallo stabilisce un’ortografia senza prendere in considerazione il Brasile, ragione per cui si generano due sistemi ortografici distinti.
Il primo tentativo di attuazione di un accordo ortografico tra le due varianti avviene senza successo nel 1986. È il 1990 l’anno decisivo in cui i due stati fissano l’accordo ortografico che entrerà in vigore solo circa vent’anni dopo, più precisamente nel 2009 in Brasile e nel 2012 in Portogallo. Grazie ad esso, assistiamo alla semplificazione dell’ortografia di ciascuna variante.

In termini pratici, nel portoghese brasiliano si eliminano la dieresi e l’accento su alcuni dittonghi es. tranqüilo → tranquilo; mentre nel portoghese europeo abbiamo l’eliminazione di alcune consonanti geminate, ovvero doppie, che passano così ad essere una sola. es. acção → ação poiché la prima, totalmente muta, aveva il solo scopo di rimarcare il legame etimologico con il latino. È il caso anche di alcune consonanti che, ancora una volta, si presentavano solo in forma scritta ma che nell’oralità non venivano pronunciate es. arquitecto → arquiteto. Inoltre, con l’accordo ortografico entrano a far parte dell’alfabeto portoghese anche le lettere X, Y, W e K.

Tuttavia, è necessario precisare che l’accordo ortografico è stato e continua ad essere un mezzo di avvicinamento per l’ortografia delle due varianti, dato che ad oggi non si può ancora parlare di una totale unione ortografica, come ci è dimostrato dalla presenza di alcuni accenti circonflessi propri di alcune parole in portoghese brasiliano, che in portoghese europeo si caratterizzano per la presenza dell’accento acuto o la sua assenza. es. metrô (PB) – metro (PE), matrimônio (PB) – matrimónio (PE), econômico (PB) ed económico (PE).
Alla luce di queste distinzioni, possiamo riscontrare una curiosità rispetto all’attitudine che il Portogallo preserva a fronte dell’accordo ortografico. Siccome quest’ultimo per alcuni versi si presenta come un paese conservatore, nonché legato alle proprie origini, sono molti gli organi di stampa e gli scrittori che nonostante l’entrata in vigore dell’accordo ortografico, conservano l’ortografia precedente.
Consiglio diddattico. Se hai dubbi sull’ortografia di alcune parole tra le due varianti o sei curioso di confrontare le diverse grafie tra portoghese europeo e portoghese brasiliano Lusofilia consiglia come dizionario online di consultazione Priberam https://dicionario.priberam.org/
di Irene della Siega