Così cantava André Filho, nella sua canzone “Cidade Maravilhosa” composta nell’anno 1934 (Clicca qui per ascoltare).
In effetti, da questo verso musicale, è possibile ravvisare in Rio il cuore pulsante del Brasile.
Bagnata dall’Oceano Atlantico meridionale, in corrispondenza del Tropico del Capricorno, Rio de Janeiro conta circa sette milioni di abitanti ed è una delle città più famose del Brasile. Capitale dell’omonimo Stato, fa parte della regione sud-est del Brasile, assieme ad altri tre Stati: Espírito Santo, São Paulo e Minas Gerais.

Ma perché Rio è anche chiamata Cidade Maravilhosa?
Per scoprirlo, facciamoci guidare proprio dai versi della canzone di André Filho.
Cidade Maravilhosa cheia de mil encantos

È indiscutibile: Rio è una città sensazionale. I colori dell’alba e del tramonto visibili dalle sue spiagge, la famosa calçada di piccoli sanpietrini bianchi e neri di Copacabana, le alte onde del mare e la verde natura che avvolge tutta la città carioca fanno sì che Rio sia considerata una città incantevole.
Berço do samba e das lindas canções.
Nell’immaginario collettivo, in effetti, quando si nomina Rio de Janeiro spesso scatta un’associazione mentale che riporta ai ritmi del samba. Di origini africane, il samba era inizialmente una danza con fini religiosi e solo successivamente ha assunto uno scopo di divertimento e accompagnamento.

Per gli appassionati di questo incalzante ritmo, a Rio si trova il celebre quartiere coloniale Lapa, caratteristico per la grande quantità di bar e sale da ballo che ospita dove il samba la fa da padrone. Lapa è anche famoso grazie all’ “Aqueduto da Carioca” risalente all’anno 1750. Inoltre, questa zona di Rio offre ai visitatori la rinomata e coloratissima “Escadaria Selarón”, scenario spesso prediletto da creatori di video musicali.
In aggiunta, Rio de Janeiro è culla, berço appunto, di un’innumerevole quantità di cantanti e compositori. Basti pensare a Antônio Carlos Jobim che, con le sue Aguas de março, simbolo dell’imminente fine del periodo estivo, e con la sua Garota de Ipanema, ha fatto sì che Rio fosse conosciuta ancor di più oltre i confini nazionali brasiliani. Che dire, poi, di Sérgio Mendes, compositore originario di Niterói che, grazie al arrangiamento della celebre Mais que nada in collaborazione con il gruppo statunitense The Black Eyed Peas, nel 2006 è diventato ancor più famoso e conosciuto all’estero tra gli appassionati di musica.

Jardim florido de amor e saudade
La città di Rio de Janeiro ospita un jardim davvero suggestivo: il Giardino Botanico. Situato tra il quartiere Gávea e la laguna Rodrigo de Freitas, questo giardino che si estende per bem 54 ettari, offre ai visitatori una straordinaria varietà di flora e di fauna: non è difficile, durante una passeggiata, imbattersi in un tranquillo e solitario camaleonte ed è altrettanto possibile ammirare il famoso arbusto chiamato Pau Brasil, che ha dato poi il nome alla nazione sudamericana. Una fermata obbligatoria per gli amanti del verde e della natura.
Que deus te cubra de felicidade. Dulcis in fundo
E’ il simbolo inequivocabile della città carioca è il Cristo Redentore, Cristo Redentor. Con i suoi 38 metri di altezza, questa imponente statua osserva la città e ne simboleggia la protezione. È annoverata tra le sette meraviglie del mondo e si trova in cima al monte Corcovado, alto 751 metri. Nominato anche dalla cantante Maria Rita nella sua canzone Tá perdoado (2007), nei versi “Fui (…) de joelho ao Redentor”, chiunque visiti il Cristo, può apprezzare la vastità e l’immensa bellezza della città di Rio de Janeiro e rendersi conto, davvero, di quanto sia maravilhosa.
di Beatrice Venettilli
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