La sessione estiva è terminata, le vacanze sono iniziate e gli studenti portoghesi si preparano al momento più atteso dell’anno accademico, la Queima das fitas.

L’evento, tradizionalmente accademico, fa anche parte del calendario ufficiale delle festività e coinvolge anche chi non ha legami con l’ambiente universitario. Chiamata anche Settimana accademica, non è altro che una serie di eventi che segnano simbolicamente la fine dell’anno scolastico in Portogallo.

I festeggiamenti si svolgono, però, circa un mese prima degli esami finali che chiudono ufficialmente il periodo delle lezioni. Mentre i neolaureati celebrano la loro “libertà”, alle matricole viene dato l’onore di indossare il tipico abbigliamento del college, che include un mantello alla Harry Potter.
Da dove ebbe inizio la tradizione?
Nonostante la storia dell’ormai centenaria Queima das Fitas a Porto si faccia risalire alla “Festa da Pasta” tenutasi per la prima volta nel 1920 tra i neolaureati del corso di medicina dell’Università di Porto i quali “passavano il testimone” agli studenti del 4° anno.
La tradizione voleva che si bruciassero i nastri usati per legare le cartelline dove venivano conservati gli appunti delle lezioni, tradizione che risale al XIX secolo, più precisamente agli anni ‘50. Ci sono notizie di quel periodo, in cui, secondo Eduardo Proença-Mamede:

“gruppi di studenti che, superati gli esami del 4° anno, si riunirono nella facoltà a Porta Férrea e da lì organizzarono un corteo fino a Largo da Feira, dove i nastri vennero bruciati in una piccola buca dove ardeva un piccolo fuoco”.
Il primo atto noto legato alla Queima das Fitas risale al 1901 e già con un programma adeguatamente strutturato che prevedeva una sfilata di carri allegorici. Lo scopo era sfruttare lo status di neolaureato per criticare e fare satira sia sui professori che sui corsi. Dopo il corteo dei neolaureati si proseguiva con la “Latada de Emancipação dos Caloiros” in cui le matricole si dotavano di svariati strumenti (utensili da cucina, lattine, trombe, corni, vasi da notte e cornamuse) con l’obiettivo di infastidire gli altri colleghi che stavano studiando per gli ultimi esami della sessione.
Festeggiamenti e scontri
La celebrazione divenne talmente famosa da diffondersi in tutto il Portogallo. Purtroppo i cortei non vennero sempre ben accolti e spesso si trasformarono in occasioni di scontri anche di stampo politico e sociale tanto da arrivare ad un periodo di interruzione tra il 1969 e il 1980, noto come Luto Acadêmico, una sorta di manifestazione contro l’Estado Novo e la dittatura.

Ma già con la “Latada” del 1903 si diede origine alla Revolta do Grelo, in cui gli studenti si allearono con i commercianti del Mercado D. Pedro V contro l’imposta di bollo.
Il 27 maggio del 1913, dopo l’ennesima controversia tra studenti e forze di pubblica sicurezza, uno studente ruba il cappello a un tenente della GNR. Il furto diede origine a un corteo durante il quale gli studenti esibirono il cappello in segno di scherno verso il tenente che venne licenziato.
Da questo momento, il giorno 27 maggio verrà sempre identificato come il giorno in cui avveniva il corteo della Queima das Fitas.
Come si festeggia e ci si diverte?
La Queima das Fitas si svolge nell’arco di 8 giornate e si compone di un intenso programma di eventi culturali, che si svolgono in una cornice di feste, durante le quali gli studenti organizzano mercatini da cui ricavano fondi per le attività annuali, concerti musicali e attività sportive.

Tra i momenti più attesi delle 8 giornate ci sono il Ballo di Gala o Baile da Queima, il Dancing Tea, la Quartanista Parade, le Park Nights, la Queima do Grelo. I momenti che però segnano maggiormente i festeggiamenti sono la Serenata monumentale e il Corteo. La prima, che avviene nel piazzale antistante la Cattedrale Vecchia di Coimbra, segna l’inizio della Queima das Fitas e consiste nell’ascolto di 12 rintocchi di campana, i primi accordi di chitarra e le voci degli studenti, posizionati sulle scale della porta di ingresso principale della cattedrale. Si svolge per tradizione il primo Venerdì di maggio durante il quale viene cantato e suonato dal vivo il fado di Coimbra. Il Corteo, come precedentemente detto, si compone di carri allegorici che attraversano le vie della città gremite di studenti tra i quali vige ancora la legge della “praxe”, una sorta di nonnismo che vede le matricole alla mercé degli studenti “anziani”.

Arrivati a questo punto siamo pronti per acquistare i biglietti, preparare le valigie e partecipare ai festeggiamenti che coinvolgono le università portoghesi, i cittadini e personaggi famosi che danno il loro contributo nell’accrescere la popolarità degli eventi.
di Roberta Gasbarrone