Pillole di linguistia. Le lingue miste. Il caso del franglais. Parte 3

Per la rubrica di approfondimento linguistico, in collaborazione con Pillole di linguistica ci dedicheremo ad approfondire in chiave linguistica alcuni concetti chiave dello studio della linguistica, a cura di Jusy di Pillole di linguistica, a cui seguirà un approfondimento del tema nel mondo lusofono e ispanofono, curato da Lusofilia.

Oggi ci dedichiamo ad un argomento molto interessante ed ampio. Proprio per questo sarà il terzo episodio di una minirubrica interna alla rubrica di Pillole di linguistica, dedicata alle cosiddette lingue miste.

Oggi ci dedichiamo al franglais.

Come possiamo facilmente intuire, il termine franglais (in italiano chiamato anche franglese) nasce dall’incontro tra fran(çais) e (an)glais con cui facciamo riferimento ad una lingua mista che si è formata, negli ultimi anni, dall’incontro tra le due lingue. Spesso il termine viene utilizzato, in modo scherzoso, per indicare l’insieme degli anglicismi, neologismi, prestiti, calchi (spesso mal adattati) dall’inglese nella lingua francese. Al contempo, spesso il franglais viene interpretato, in chiave negativa, come a contaminazione della lingua francese con termini inglesi definiti di “basso livello”.

Ma quando e come nasce il termine franglais?

Il fenomeno si inizia a sviluppare, in particolar modo, successivamente alla Seconda Guerra Mondiale.

A livello terminologico, secondo Maria Teresa Zanola, il termine franglais venne coniato nel 1955 dal giornalista André Rigaud in un articolo di giornale per definire una persona che utilizza molti anglicismi quando parla in francese.

Successivamente, nel 1959, il critico letterario Maurice Rat utilizzerà il termine nel suo articolo Français ou franglais, pubblicato sul giornale France Soir, definendo il franglais come “quel francese condito di vocaboli britannici che la moda attuale ci impone“.

Altro anno chiave per il successo del franglais è il 1964. Nel libro Parlez-vous franglais? di René Étiemble (redatto di nuovo nel 1973, 1984 e 1991).  Secondo Philip Thody, Étiemble definisce questo fenomeno come la presenza di anglicismi e americanismi che vengono utilizzati nel francese e il cui uso risulta, ancora, palesemente straniera.

Negli ultimi anni, l’uso del franglais è di molto aumentato. Già nel 1999 il Dictionnaire franglais-français (Dizionario franglese-francese) di André Gilder ne elencava più di 8000.

Franglais. Un fenomeno linguistico non molto amato dai linguisti francesi

Il fenomeno della cosiddetta anglicizzazione della lingua francese sta diventando sempre più motivo di preoccupazione per l’Académie di Francia, vivendo il fenomeno come una minaccia all’integrità linguistica del francese. La preoccupazione ha fatto sì che (addirittura possiamo dire) sia stata formata un’apposita commissione di sei esperti tra studiosi, scrittori e linguisti, di cui Danièle Sallenave e Amin Maalouf per “combattere” contro l’uso “invasivo del franglais” del linguaggio contemporaneo.

Si è arrivati a stilare un elenco delle “parole proibite”, messi all’indice dagli accademici, puristi della lingua francese, come “French days”, “Sky Team” o “Easy drive”.

Oltralpe c’è infatti una forte politica linguistica, in particolare contro l’inglese e sono molti i linguisti francesi che ci tengono a preservare la “purezza” della loro lingua, per questo, ogni anno vengono pubblicate sul Journal Officiel de la République le traduzioni delle parole inglesi più utilizzate, in modo da dare un equivalente in francese, e contrastare così l’entrata di parole inglesi.

Per il membro dell’Académie, Daniel Rondeau, si è di fronte a un “vero pericolo culturale in quanto tutto è legato: la nostra letteratura, la nostra cultura, la nostra storia” in particolar modo considerate parole poco coerenti ortograficamente, sintomo di un’invasione linguistica del francese.

Can you parler franglais? Vediamo adesso qualche esempio.

«J’ai un date avec mon crush que je trouve hyper cute ! »

« J’ai uploadé une photo sur mon Instagram, tu l’as vue ? »«Ah, ouais? Cool, amusez-vous»

Immagine che contiene testo

Descrizione generata automaticamente

Weekend, cool, challenge, shopping, brunch, brainstorming, burnout, sono solo alcuni esempi di parole inglesi usate moltissimo in francese, parole che vengono adattate nella pronuncia, cioè dette semplicemente con accento francese.

Poi ci sono altre parole come uploader, supporter, stressant, sponsoriser, glamoureux, che vengono adattate anche alla morfologia del francese, cioè si prende la parole inglese, ad esempio stress e si aggiunge una particella, in questo caso –ant e diventa stressant che significa “stressante”. Come vedete lo facciamo anche in italiano (stress+ante).

L’influenza dell’inglese la troviamo anche nei cosiddetti falsi anglicismi o pseudo anglicismi, cioè parole che sembrano inglesi ma non lo sono: footing è un esempio emblematico, è un neologismo francese che indica la corsa lenta, che in inglese si dice jogging (anche se oggi è più frequente usare quest’ultima). 

Voi avete mai sentito parlare in franglais? Ascoltate un po’ qui

E se vi piace la musica, ecco a voi tre canzoni “franglais”

Fever – Dua Lipa ft. Angèle

One last time – Ariana Grande ft. Kendij Girac

Call on me – Ed Sheeran ft. Vianney 

E qui uno spezzone di uno spettacolo comico sul franglais

Alla prossima con un altro appuntamento sulle lingue miste!

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